Crisi demografica e lavoro in Trentino: aprirsi al cambiamento per costruire futuro.

Ott 21, 2025 | Blog, Confesercenti

Crisi demografica e lavoro in Trentino: aprirsi al cambiamento per costruire futuro.

“Demografia ed economia devono camminare insieme”.

C’è una cifra che racconta, da sola, la profondità del problema: senza flussi migratori, la popolazione italiana scenderebbe sotto i 30 milioni entro la fine del secolo, tornando ai livelli del 1870.
Lo evidenzia un’elaborazione del Guardian sui dati Eurostat, che mostra come l’intera Europa sia destinata a invecchiare rapidamente se non saprà gestire in modo intelligente e governato i movimenti migratori.

Non si tratta di un tema ideologico, ma di un dato oggettivo: anche mantenendo gli attuali livelli di natalità, l’Italia perderebbe metà dei suoi abitanti in 80 anni, con conseguenze profonde per il lavoro, la produttività, il gettito fiscale e la capacità innovativa. È un equilibrio fragile, che mette in relazione demografia, economia e sostenibilità.

Nel 2024 le nascite in Italia sono scese a 370 mila, il minimo storico, mentre oltre 190 mila cittadini, per lo più giovani qualificati, hanno lasciato il Paese. Meno popolazione attiva significa meno consumi, meno imprese e una pressione crescente su pensioni, sanità e assistenza.

Se questo trend non verrà compensato da politiche per la natalità, per il ricambio generazionale e per l’inclusione produttiva dei nuovi lavoratori, rischiamo di compromettere la tenuta stessa del sistema economico.
Non è solo una questione di numeri, ma di equilibrio sociale e territoriale, di sostenibilità complessiva del nostro futuro.

Il Trentino ha saputo affrontare le crisi con coesione e responsabilità, grazie a un modello fondato su qualità della vita, servizi efficienti e un’economia diffusa che unisce turismo, commercio, servizi.

Ma anche qui emergono segnali d’allarme: la popolazione invecchia, la natalità cala e molte imprese del terziario faticano a reperire personale qualificato.
Non si tratta di un’emergenza passeggera, ma di una trasformazione profonda che interroga il nostro modello di sviluppo e la sua sostenibilità nel lungo periodo.
Chiudersi al cambiamento non è una risposta, ma un rischio.

Il lavoro che oggi manca nei pubblici esercizi, nel turismo, nel commercio o nei servizi alla persona non potrà essere sostituito né dalle macchine né dalle scorciatoie.
Occorre una politica che unisca accoglienza e legalità, puntando su percorsi di formazione linguistica, professionale e civica per chi arriva, e garantendo al tempo stesso sicurezza, regole chiare e convivenza equilibrata per chi accoglie.

Nel contesto trentino questo significa favorire percorsi di inserimento lavorativo nei settori più esposti, promuovere progetti di rigenerazione demografica nei piccoli comuni e costruire alleanze tra pubblico e privato per politiche abitative e di conciliazione vita-lavoro che rendano il territorio attrattivo e sostenibile.

Credo che il futuro non si conservi: si costruisce. E costruirlo significa investire sulle giovani generazioni, sulla formazione e sull’innovazione, promuovendo una transizione sostenibile che unisca economia e responsabilità.
Ma significa anche governare i flussi migratori con equilibrio, garantendo diritti e doveri reciproci, perché l’integrazione, se gestita bene, non è una minaccia, ma una risorsa.
È la chiave per mantenere vivo il lavoro, il commercio, il turismo e con essi la qualità della vita che rendono il Trentino un modello riconosciuto di coesione e prosperità.

Gli effetti della crisi demografica non si affrontano chiudendosi al cambiamento, ma aprendosi a una visione più ampia.
Il Trentino, terra di cooperazione e solidarietà, ha tutte le carte per farcela: stabilità, capitale umano e un forte senso di comunità.
Ma ora serve un passo in più: politiche coraggiose che guardino lontano, capaci di unire natalità, formazione, innovazione e integrazione in un’unica strategia di sviluppo.

In questo modo potremo dire, con realismo, che il Trentino non subisce il futuro: lo costruisce.

Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino

 

 

 

 

 

 

 

 

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