Consumi, Confesercenti Trentino: detassare le tredicesime per sostenere famiglie e imprese.
Paissan: “Un segnale necessario anche per il Trentino e che abbiamo richiamato anche di recente”
Un intervento immediato e percepibile nelle tasche dei lavoratori, in grado di liberare fino a 4 miliardi di spesa delle famiglie italiane e dare una spinta di +0,3% al PIL. È l’effetto che avrebbe la detassazione delle tredicesime, secondo le stime elaborate dal CER per Confesercenti nazionale.
“Non bastano piccoli sgravi spalmati lungo l’anno: servono misure che diano subito fiducia ai consumatori”, ha dichiarato il presidente di Confesercenti Nico Gronchi. L’ipotesi avanzata è quella di azzerare l’Irpef fino a 1.000 euro di tredicesima, così da rendere tangibile il beneficio fiscale già in un momento chiave per i consumi, come il periodo natalizio.
Un autunno difficile per i consumi
Il quadro, infatti, resta fragile: nel 2025 la crescita della spesa delle famiglie è stimata appena a +0,4%, meno della metà rispetto alle previsioni di inizio anno. Pesano il lento recupero del potere d’acquisto, il caro-bollette e l’aumento delle spese primarie. A tutto questo si aggiunge l’incremento del prelievo fiscale, con entrate correnti cresciute di 55 miliardi nel 2024.
Il riflesso sul Trentino
Sul territorio trentino, dove il commercio tradizionale, il turismo e i servizi rappresentano la spina dorsale del tessuto economico, la frenata dei consumi si traduce in difficoltà per centinaia di imprese, in particolare quelle di prossimità e a gestione familiare.
“La detassazione delle tredicesime sarebbe una misura concreta per sostenere le famiglie e, indirettamente, anche le nostre imprese – afferma Mauro Paissan, Presidente di Confesercenti del Trentino –. In un momento in cui il commercio al dettaglio e la ristorazione soffrono cali di spesa, ridurre la pressione fiscale significa restituire fiducia ai cittadini e ossigeno al tessuto produttivo locale. Una scelta di questo tipo avrebbe ricadute dirette sul turismo invernale e sulle festività, periodi cruciali per l’economia trentina.”
Restituire fiducia ai consumatori
Per Confesercenti, l’obiettivo deve essere chiaro: ridare potere d’acquisto ai lavoratori e sostenere così l’economia reale. “Non si tratta di un tesoretto da distribuire, ma di restituire alle famiglie parte di quanto è stato prelevato in più nell’ultimo anno – sottolinea Paissan –. È il momento di fare scelte dagli effetti immediatamente percepibili, che aiutino famiglie e imprese ad affrontare un autunno che si preannuncia difficile.”
Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino
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