Come costruire una narrazione istituzionale credibile
La credibilità si costruisce con il metodo, non con la retorica
Associazioni, consorzi, enti territoriali e organizzazioni pubbliche hanno una responsabilità specifica: rappresentano comunità, imprese, territori.
Per questo la comunicazione istituzionale non può essere prolissa, celebrativa o generica.
La credibilità nasce da:
- fatti,
- dati,
- coerenza,
- sobrietà,
E da un linguaggio che unisce, non che divide.
Parlare chiaro: la prima forma di rispetto verso il territorio
Quando un ente comunica, parla a migliaia di persone diverse.
La chiarezza non è un optional: è un dovere.
Una narrazione istituzionale deve:
- spiegare cosa sta facendo,
- perché lo sta facendo,
- quali risultati produce,
- quali problemi intende risolvere.
Senza retorica, senza toni paternalistici, senza “promesse facili”.
Dati e trasparenza: il cuore della narrazione istituzionale
Nulla costruisce fiducia quanto la trasparenza.
Un ente credibile:
- usa dati verificabili,
- cita fonti,
- mostra risultati,
- rende chiaro l’impatto delle scelte.
I territori maturi si costruiscono così: con responsabilità e condivisione.
Il ruolo del territorio nella narrazione
Ogni ente rappresenta una comunità.
La narrazione istituzionale deve valorizzarla, non strumentalizzarla.
Territorio significa: persone, imprese, giovani, lavoro, coesione, futuro.
Raccontarlo con misura è una forma di rispetto.
La comunicazione istituzionale è un impegno verso la comunità.
Comunicare non significa “mostrarsi”.
Significa mettere ordine, dare senso, costruire fiducia.
La credibilità non nasce dall’enfasi, ma dalla verità dei fatti.
Ed è su questa verità che si costruiscono territori maturi, comunità forti e istituzioni affidabili.
Mauro Paissan
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