Comunicazione semplice, come evitare messaggi vuoti e costruire chiarezza

Apr 28, 2025 | Consulenza per le imprese

Come evitare le comunicazioni “vuote”: parole semplici, messaggi solidi, zero retorica

La comunicazione autorevole non usa parole complicate, usa parole vere.

Viviamo in un tempo in cui tutti comunicano, ma pochi comunicano bene.

Email troppo lunghe, riunioni piene di frasi fatte, post pieni di retorica, risposte che non chiariscono nulla.

Per PMI, imprenditori, professionisti, artigiani, albergatori, ristoratori e imprese dei servizi, questo è un rischio: una comunicazione vuota non solo non informa, ma indebolisce credibilità, fiducia e reputazione.

Lo stile v13 è molto chiaro su questo punto. La comunicazione deve essere sobria, autorevole, concreta. E soprattutto utile.

Per questo evitare messaggi vuoti è una responsabilità manageriale.

 

Perché i messaggi vuoti indeboliscono l’impresa

La comunicazione vaga crea confusione. La comunicazione retorica crea distanza.

Ogni messaggio che non dice nulla genera tre effetti negativi:

1. Perdita di tempo.

Chi legge o ascolta deve decifrare, interpretare, chiedere chiarimenti. Un costo che pesa su team e clienti.

2. Perdita di fiducia.

Le parole vuote vengono percepite come un tentativo di nascondere qualcosa o di evitare responsabilità.

3. Perdita di autorevolezza.

Chi non è chiaro, non è credibile. La chiarezza è sempre un atto di serietà.

Nelle imprese del territorio, dalle piccole attività ai cantieri, dai negozi alle aziende dell’impiantistica, essere chiari è fondamentale.

 

Le persone non vogliono retorica, vogliono verità

Ciò che clienti, collaboratori e partner chiedono è molto semplice:

•parole che spiegano

•messaggi che orientano

•risposte che aiutano

•contenuti che rispettano il tempo di chi ascolta

La retorica ha un solo effetto: allontanare.

La semplicità, invece, avvicina.

 

Tre principi per comunicare in modo semplice e solido

1. Dire esattamente ciò che serve, senza sovrastrutture

Eliminare avverbi inutili, frasi vaghe, concetti ripetuti.

La comunicazione efficace non è minimalismo, è precisione.

Dire l’essenziale richiede più lavoro, non meno.

2. Usare parole comprensibili per chi ascolta, non per chi parla

Ogni settore ha il suo linguaggio tecnico, ma la comunicazione efficace traduce.

Un cliente non deve fare sforzi per capire un servizio, un processo, un cambiamento.

Parlare semplice è una forma di rispetto.

3. Basare i messaggi su fatti, non su intenzioni

Promettere è facile. Argomentare con dati, esempi, passaggi concreti è più impegnativo, ma molto più credibile.

Un messaggio solido nasce sempre da un contenuto reale.

 

La semplicità è una forma di rispetto

Evitare comunicazioni vuote non è un esercizio stilistico, è un gesto di cura professionale.

Significa rispettare il tempo delle persone, rendere chiaro ciò che si fa, costruire fiducia.

Le imprese che comunicano con parole semplici e contenuti solidi non sono quelle che parlano meno: sono quelle che parlano meglio.

In un mercato affollato, la differenza la fa chi sa dire le cose come stanno.

Senza retorica, senza fronzoli, senza inutili complicazioni.

Con la chiarezza di chi lavora con serietà.

Mauro Paissan

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