Perché ogni impresa deve saper spiegare ciò che fa

Nov 3, 2025 | Consulenza per le imprese

Perché ogni impresa deve saper spiegare ciò che fa (non è così scontato)

La chiarezza non è un dettaglio: è un asset strategico per PMI, professionisti e attività del territorio.

In Italia molte imprese sanno lavorare bene, ma non sempre sanno raccontarlo. È un limite che riguarda PMI, artigiani, albergatori, commercianti, professionisti, imprese dell’edilizia e dell’impiantistica: si produce valore ogni giorno, ma si fatica a spiegarlo in modo semplice e comprensibile.

In un mercato che chiede trasparenza e affidabilità, saper spiegare ciò che si fa non è un gesto di marketing. È una competenza manageriale. E spesso fa la differenza tra essere scelti o essere confusi tra tanti.

 

Perché la chiarezza è un vantaggio competitivo

Una comunicazione chiara non aggiunge nulla di artificiale: mette ordine, rende leggibile ciò che si fa e dà fiducia a chi ascolta.

La chiarezza è un vantaggio competitivo per tre motivi:

1. Trasforma la competenza in valore percepito.

Un’impresa competente ma poco comprensibile rischia di sembrare uguale alle altre. Raccontare il proprio lavoro con precisione fa emergere ciò che rende unici: metodo, cura, risultati.

2. Riduce la distanza con il cliente.

Le persone non cercano tecnicismi: cercano soluzioni. Quando un imprenditore sa spiegare bene il proprio servizio, il cliente si orienta con più sicurezza e capisce subito se quella proposta fa per lui.

3. Rafforza identità e reputazione.

Coerenza nel racconto, sobrietà nel tono e chiarezza nelle parole costruiscono fiducia. Ogni impresa, piccola o grande, vive anche di reputazione: e la reputazione nasce da ciò che si fa, ma anche da come lo si sa raccontare.

 

Tre ostacoli che impediscono alle imprese di spiegarsi

Non è mancanza di contenuti, ma di traduzione. Tre nodi ricorrenti:

• Linguaggio troppo tecnico.

Ogni settore ha i suoi codici. Ma ciò che è naturale per chi lavora in azienda può essere incomprensibile per chi ascolta. La semplicità è un atto di rispetto per il cliente.

• Processi complessi difficili da sintetizzare.

Molte aziende svolgono attività articolate: ridurle in poche parole sembra impossibile. In realtà, è il punto di partenza di una buona comunicazione.

• L’idea che “il lavoro parli da solo”.

Non è più così. Il lavoro parla se lo si mette in ordine: con una storia, dati, esempi, casi concreti.

 

Come migliorare da subito la comunicazione aziendale

Ogni impresa può fare passi avanti senza complicarsi la vita, lavorando su tre dimensioni:

Chiarezza della proposta.

Che cosa facciamo davvero? A quali problemi rispondiamo? Per chi?

Coerenza del racconto.

Dal sito alle presentazioni, ogni punto di contatto deve trasmettere lo stesso messaggio.

Concretezza.

I clienti si fidano dei fatti: numeri, risultati, esempi reali. La concretezza è credibilità.

 

La chiarezza è una forma di responsabilità

Spiegare ciò che si fa non è un esercizio retorico: è parte del lavoro.

Significa rispettare chi ascolta, valorizzare le proprie competenze e rendere riconoscibile la qualità del proprio impegno.

Le imprese che comunicano bene non parlano di più: parlano meglio. Con misura, autenticità e concretezza, la stessa che chiediamo ogni giorno ai nostri territori e alle nostre comunità produttive.

Mauro Paissan

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