BITM 2025, raccontare l’identità per costruire futuro

Nov 9, 2025 | Blog, Confesercenti

BITM 2025 (12–14 novembre). Le giornate del Turismo Montano.
“Tre giorni al MUSE e a Rovereto per rimettere al centro comunità, lavoro e qualità dell’accoglienza. Raccontare l’identità per costruire futuro”

Ci sono momenti in cui un territorio decide di guardarsi allo specchio. La XXVI edizione della BITM – Le Giornate del Turismo Montano, presieduta da Massimiliano Peterlana, è uno di questi: tre giorni di confronto al MUSE di Trento, a Palazzo Roccabruna e alla Fondazione Campana dei Caduti di Rovereto, oltre 60 ospiti, laboratori, casi studio e un’anteprima di ricerca che parla direttamente al nostro futuro. Il tema non potrebbe essere più attuale: “Turismo e Ospitalità – Raccontare l’identità dei territori di montagna”.

Nel turismo di oggi non basta “piacere”: bisogna convincere. E si convince quando ciò che raccontiamo coincide con ciò che siamo. È la coerenza invocata dal direttore scientifico della BITM, Alessandro Franceschini: un principio semplice, ma esigente. Perché chiede misura nelle promesse, rigore nella progettazione, qualità nel servizio, verità nella comunicazione. In una parola: credibilità.

Identità + esperienza: l’equilibrio che fa la differenza

Alla ventiseiesima edizione di BITM presentiamo lo studio inedito commissionato a Progetto Turismo sull’Euregio (Trentino, Alto Adige, Tirolo): come i territori narrano la propria identità e come questa si traduce in prodotti, servizi ed esperienze. È un passaggio cruciale. La competitività delle destinazioni non nasce da slogan generici, ma dalla capacità di comporre due ingredienti:

1.la forza identitaria – cultura, tradizioni, paesaggi, saperi, memoria;
2.la dimensione esperienziale – sport, outdoor, enogastronomia, eventi, itinerari tematici.

Quando questi elementi si intrecciano bene, l’ospite trova autenticità e valore. Quando si dividono, resta un marketing patinato, senza radici. È qui che l’Osservatorio indagine condotta da da Progetto Turismo può aiutarci: misurare, confrontare, imparare. Con metodo.

Governance e comunità: un turismo che genera fiducia

La seconda giornata riporta al centro la governance – il “come” si guida una destinazione – e mette a confronto approcci e casi concreti, dal turismo rigenerativo raccontato da Elke Dens (Place Generation) ai progetti che usano l’intelligenza artificiale per migliorare sostenibilità e relazione con i luoghi. Sono temi che toccano da vicino il Trentino: comunità ospitanti consapevoli, ambiti territoriali capaci di cooperare, filiere che tengono insieme accoglienza, commercio di prossimità, artigianato, cultura.

Un passaggio particolarmente significativo avverrà a Rovereto, alla Campana dei Caduti: “Identità urbane come destinazione turistica: I Sentieri della Pace”. La città – Città della Pace – racconta sé stessa attraverso memoria, simboli e istituzioni culturali (dal MART al Museo della Guerra), legando il Centenario di Maria Dolens a una visione contemporanea e sostenibile dell’attrattività. È un esempio concreto di come storia e innovazione civica possano diventare motore di turismo autentico.

Lavoro, qualità, competenze: la vera infrastruttura del turismo

Parlare di identità senza parlare di lavoro sarebbe un errore. Alla BITM, con EN.BI.T., affrontiamo temi chiave: evoluzione dei CCNL del terziario e del turismo, welfare contrattuale, strumenti per valorizzare le persone nelle imprese di ospitalità, commercio e servizi. È qui che si misura la differenza tra un sistema che “vende” mete e un sistema che costruisce qualità: orari e formazione, stabilizzazione delle competenze, politiche abitative nei territori turistici, servizi essenziali. La buona ospitalità è sempre il risultato di organizzazione, dignità del lavoro, continuità professionale.

Scuola, ricerca, giovani: investire sul capitale umano

Anche quest’anno le scuole sono protagoniste. Dall’Istituto De Carneri all’Alta Formazione Enaip fino agli studenti del corso magistrale MaST dell’Università di Trento: portano progetti, idee, linguaggi. È un messaggio chiaro: il futuro del turismo di montagna dipende dalla nostra capacità di formare e trattenere talenti, aggiornare competenze, costruire ponti fra studio e impresa. Identità non è nostalgia; è investimento.

Il Gusto come racconto del territorio

A Palazzo Roccabruna, con Accademia d’Impresa e Miscela d’Aria Factory, proponiamo un percorso sensoriale sui prodotti trentini. Non un semplice tasting, ma una narrazione di filiere, stagionalità, biodiversità, lavoro. Anche qui vale la regola: se il racconto corrisponde alla realtà, il valore si vede e si sente. È la stessa logica della mostra “Gli occhi sulla montagna”: uno sguardo che unisce memoria e presente per restituire la montagna come ecosistema e responsabilità.

La montagna non è una scenografia. È casa, lavoro, comunità. Se saremo capaci di allineare racconto e realtà, di unire identità ed esperienza, di investire su governance e persone, il turismo di montagna potrà crescere in modo sostenibile, generando valore per chi la visita e per chi la vive ogni giorno.
È questa la sfida che la BITM 2025 rilancia al Trentino: trasformare la nostra verità in attrattività, la nostra misura in reputazione, la nostra coesione in futuro.”

Mauro Paissan
Presidente, Confesercenti del Trentino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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