Furti e degrado, Paissan: servono presidi costanti e pene certe”

Set 14, 2025 | Blog, Confesercenti

Paissan Confesercenti del Trentino:  Furti e degrado, servono presidi costanti e pene certe”
La sicurezza rimane un tema centrale che richiede attenzione costante: “Bene l’Esercito e i contributi provinciali, ma occorre un impegno legislativo nazionale per difendere chi lavora nei nostri centri urbani”.

Considero l’attivazione dell’operazione Strade Sicure a Trento un segnale importante. La presenza dell’Esercito nelle zone più critiche può contribuire a rafforzare la percezione di sicurezza e a supportare il lavoro delle forze dell’ordine, che ringrazio per la professionalità e l’impegno quotidiano. Si tratta di una misura che avevamo ipotizzato come soluzione estrema e di supporto al presidio del territorio, ascoltando le richieste degli esercenti che affrontano ogni giorno situazioni di degrado e microcriminalità. Non può però essere considerata da sola una soluzione definitiva: deve inserirsi in una strategia più ampia di prevenzione e presidio.

Ritengo che la presenza militare vada calibrata sulle reali esigenze: le ore serali e notturne sono certamente le più delicate, ma anche durante il giorno i commercianti segnalano episodi di furti e disturbo della vivibilità urbana. L’importante è che non si tratti di un intervento temporaneo o spot, ma di un presidio costante, percepibile da cittadini e operatori economici. Così potremo valutarne nel tempo l’efficacia e individuare eventuali correttivi.

Oltre all’Esercito, credo sia indispensabile un lavoro integrato: più pattugliamenti delle forze di polizia, un forte coordinamento istituzionale e un’attenzione particolare alle politiche sociali, per affrontare anche le cause profonde del degrado. La sicurezza si costruisce con la prevenzione, l’inclusione e il sostegno alle fasce più fragili.

Anche la tecnologia gioca un ruolo chiave. La videosorveglianza è uno strumento essenziale sia per prevenire i reati sia per rendere più efficace l’attività investigativa. È utile incentivare l’installazione di impianti di allarme e telecamere nei negozi, integrandoli con la rete pubblica. Ma serve anche altro: più illuminazione nelle vie, interventi urbanistici che rendano gli spazi più vivibili e, soprattutto, un patto di comunità tra istituzioni, imprese e cittadini per riportare vitalità nei quartieri. La sicurezza è una condizione necessaria non solo per la qualità della vita, ma anche per la competitività del commercio, dei pubblici esercizi e dell’artigianato locale.

Voglio esprimere solidarietà all’imprenditore Mario Ramonda per i ripetuti episodi di furto nei suoi negozi trentini.
La sua scelta di denunciare sempre è legittima e coraggiosa, ed è lo stesso invito che abbiamo più volte rivolto nell’ultimo anno a imprenditori e cittadini: non si può più considerare ‘minore’ un reato che pesa sulle imprese e sulla comunità.

Gli esercenti stanno già facendo molto: sistemi antitaccheggio, telecamere, vigilanza privata. Ma da soli non possono reggere l’urto. A questi sforzi devono affiancarsi incentivi pubblici per l’adozione di sistemi di sicurezza moderni, una collaborazione più stretta con le forze dell’ordine e, soprattutto, un quadro legislativo che renda più incisiva la risposta a chi delinque. In questo senso accolgo con favore l’iniziativa del vicepresidente della Provincia, Achille Spinelli, che introduce contributi a sostegno delle imprese per la sicurezza e l’antintrusione: un segnale concreto e utile, che va nella direzione da noi auspicata.

È un fatto che i furti siano in aumento. Le cause sono molteplici: la crisi economica e sociale, che alimenta marginalità, e la diffusa percezione che i piccoli reati restino impuniti. È proprio questa impunità a favorire la reiterazione. Per invertire la rotta serve una svolta: più controlli, certo, ma anche norme più efficaci per garantire che chi viene colto sul fatto non torni subito libero di colpire altrove.

Per questo ribadisco la necessità di un intervento legislativo chiaro e incisivo: i reati contro il commercio non possono essere trattati come episodi minori. Non si tratta solo di furti, ma anche di spaccate, aggressioni e vandalismi, che generano costi enormi e minano la fiducia nelle città. Occorre rafforzare la risposta legislativa e giudiziaria, affinché chi delinque sappia che ci sono conseguenze certe.

Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino

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