Accordo commerciale UE-USA: un primo passo, ma servono scelte più coraggiose

Lug 30, 2025 | Blog, Confesercenti

Accordo commerciale UE-U.S.A: un primo passo, ma servono scelte più coraggiose

L’intesa recentemente raggiunta tra Unione Europea e Stati Uniti rappresenta un passaggio significativo verso la stabilizzazione delle relazioni economiche transatlantiche. Se da un lato consente di scongiurare lo scenario peggiore – quello di tariffe punitive fino al 30% – dall’altro non si può ignorare come l’accordo comporti comunque un aggravio rispetto allo status quo ante, con un triplicarsi dei dazi medi che rischia di compromettere in modo rilevante la competitività dell’export europeo, e italiano in particolare.

A ciò si aggiunge la svalutazione del dollaro, che contribuisce a rendere più convenienti i prodotti statunitensi sul mercato globale, ma penalizza le nostre esportazioni e, soprattutto, il settore turistico. Secondo le nostre stime, l’Italia potrebbe registrare fino a 300mila presenze in meno da parte di turisti americani, con un impatto negativo stimato attorno ai 600 milioni di euro in termini di spesa turistica complessiva.

In questo scenario, anche il Trentino-Alto Adige rischia di subire contraccolpi significativi. Una riduzione dei flussi turistici nordamericani avrebbe effetti immediati su strutture ricettive, ristorazione, servizi culturali e commercio locale, già alle prese con margini sempre più risicati. Allo stesso tempo, i nuovi ostacoli all’export impatteranno in particolare le produzioni agroalimentari e manifatturiere di qualità, che negli anni hanno saputo conquistare importanti quote di mercato negli USA. È dunque fondamentale che le istituzioni, a tutti i livelli, adottino rapidamente misure di sostegno mirate per tutelare la competitività delle imprese locali e valorizzare le eccellenze del territorio.

Accogliamo con favore, in tal senso, le dichiarazioni del Ministro Tajani e la proposta di un intervento della BCE per garantire condizioni di credito più favorevoli al sistema produttivo. Si tratta di un’azione indispensabile per contrastare il rischio di una contrazione dell’export italiano fino a 10 miliardi di euro, con effetti a catena su occupazione, consumi e crescita economica. Le nostre proiezioni indicano, già nel secondo semestre 2025, un rallentamento del PIL che potrebbe attestarsi su una crescita limitata allo 0,5-0,6%, con una prospettiva di ulteriore flessione nel 2026.

Non meno preoccupante è la mancata evoluzione sul fronte della web tax. La persistente disparità fiscale tra i giganti del digitale e le attività economiche tradizionali rappresenta una distorsione grave e inaccettabile: non è tollerabile che colossi globali continuino a beneficiare di un’aliquota effettiva che è meno della metà di quella applicata alle piccole e medie imprese. Occorre un riequilibrio fiscale che favorisca la concorrenza leale, l’equità e la sostenibilità del sistema economico.

Confesercenti continuerà a rappresentare con determinazione le istanze delle imprese italiane – e di quelle trentine in particolare – chiedendo politiche concrete, tempestive e coraggiose per affrontare con pragmatismo le grandi sfide globali. L’Europa ha oggi a disposizione gli strumenti per agire: ciò che serve è la volontà politica di metterli realmente al servizio della crescita, della coesione territoriale e della giustizia economica.

Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino

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