Esprimiamo la nostra piena solidarietà all’imprenditore di San Donà, aggredito e rapinato nella giornata di ieri mentre svolgeva la sua attività. È davvero tempo di dire basta. Sulla sicurezza in tutte le sue forme ed espressioni, non ci possono essere esitazioni. Chiediamo una risposta e un segnale forte. La sicurezza è un bene prezioso, che va tutelato con il massimo impegno e determinazione.
Quello della microcriminalità è un fenomeno che va tempestivamente arginato, altrimenti rischiamo di perdere il controllo della situazione. La sicurezza, reale e percepita, è un fattore fondamentale che va assicurato e garantito alla nostra comunità. Un fattore indispensabile per mantenere il Trentino quale luogo ideale in cui vivere, territorio ospitale e terreno fertile in cui investire e sviluppare Impresa. È una ferita che si sta allargando sempre più, una minaccia alla sicurezza dei cittadini ed agli operatori economici, e al senso di tranquillità che da sempre caratterizza e qualifica la provincia di Trento, come luogo ideale in cui vivere e soggiornare.
Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un aumento di reati come furti, scippi, episodi di disordine e degrado sociale legati allo spaccio di droga, che generano sempre più allarme e preoccupazione nella popolazione e coinvolge sempre di più anche gli operatori economici del nostro territorio: i piccoli esercenti ma non solo, ed i loro collaboratori e lavoratori.
Questo lento ma costante aumento di accadimenti micro-criminali erode lentamente la fiducia nelle istituzioni e mina alla base la coesione sociale. Auspichiamo l’adozione di misure incisive e concrete per contrastare e prevenire i fenomeni di criminalità e microcriminalità ed una sempre maggiore collaborazione tra le diverse istituzioni direttamente coinvolte: Prefettura, Questura, Carabinieri, Polizia locale e amministrazione provinciale e quelle comunali.
Sono preoccupato seriamente per il crescente sentimento di insicurezza che si avverte e che rileviamo tra gli operatori economici, concentrato soprattutto nei principali centri della nostra provincia, per episodi sempre più frequenti di una criminalità quasi “invisibile”; gocce di veleno che impattano sempre più nel quotidiano e che se non opportunamente gestite rischiano di arrivare capillarmente anche nelle periferie del Trentino, intaccando anche le zone a vocazione turistica, con ulteriori conseguenze.
Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino
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