Rinnovo per comparto che ha più di 3,5 milioni di lavoratori. Aumenti salariali di 240 euro al mese, a regime, per il IV livello e una tantum da 350 euro in due rate. Previste soluzioni per dare risposte all’esigenza di fluttuazione e stagionalità delle attività. Potenziati congedi parentali e interventi di protezione sociale per le donne vittime di violenza.
Mauro Paissan, presidente di Confesercenti del Trentino: “Un passo importante per un impegno che avevamo dichiarato e ci siamo presi in materia di lavoro anche sui tavoli dedicati in provincia di Trento. Nonostante le tante difficoltà per imprenditrici e imprenditori soprattutto della micro e piccola impresa, abbiamo responsabilmente dato un segnale concreto, forte e importante a milioni di lavoratori e collaboratori in tutto il paese. L’attenzione per la forza lavoro e il riconoscimento dell’importanza del capitale umano nel mondo delle imprese c’è sempre stato ed è stata costante la volontà di trovare pragmaticamente soluzioni per tutte le persone coinvolte nei comparti che rappresentiamo, anche qui in Trentino da ormai 50 anni”
Confesercenti e i sindacati dei lavoratori Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs hanno siglato l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro Terziario, Distribuzione e Servizi, comparto che ha più di 3,5 milioni di lavoratori. L’ipotesi di accordo ora seguirà l’iter per l’approvazione, al termine del quale il contratto potrà essere definitivamente stipulato e sarà efficace fino al 31 marzo 2027.
Dal punto di vista economico, si prevede un aumento salariale lordo a regime di 240 euro su base mensile per le figure inquadrate nel quarto livello del contratto nazionale, di cui i primi 70 euro verranno corrisposti già a partire da aprile. Programmata anche la corresponsione di un importo forfettario aggiuntivo “una tantum”, pari a 350 euro lordi sul IV livello, che verrà corrisposto in due rate, la prima di 175 euro con la retribuzione di luglio 2024, la seconda di 175 euro con la retribuzione di luglio 2025. Rafforzata l’Assistenza sanitaria Integrativa; si potenziano inoltre i congedi parentali e le risposte di protezione sociale per le donne vittima di violenza.
La firma arriva dopo un lungo percorso negoziale. La trattativa, condotta unitariamente da Confesercenti e Confcommercio, è stata infatti condizionata da eventi eccezionali, dalla pandemia alla corsa dell’inflazione, che hanno avuto un impatto rilevante sulle imprese del comparto e sui consumi delle famiglie. Il cui recupero non è ancora avvenuto: in termini reali, a fine 2024 la spesa media annuale sarà ancora oltre 1.600 euro sotto i livelli pre-pandemia. Nonostante il difficile quadro economico, l’impegno per il rinnovo del CCNL è stato costante, ed ha avuto un risultato iniziale con la sottoscrizione del Protocollo Straordinario del 12 dicembre 2022, che ha dato una prima risposta economica per sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori.
Il risultato raggiunto è frutto di una volontà condivisa dalle parti trattanti di contrastare il fenomeno del lavoro povero con misure specifiche e dare una adeguata risposta economica e normativa a milioni di lavoratori, offrendo allo stesso tempo attenzione e giusto rilievo all’emergere di nuovi profili professionali legati alle moderne tecnologie, con la classificazione ora estesa alle figure dell’ecommerce, del terziario avanzato e della comunicazione. Sul piano normativo, l’ipotesi siglata oggi mattina fornisce risposte importanti alle imprese. A partire dalla flessibilità, con l’implementazione del contratto a tempo determinato per fornire risposte all’esigenza di fluttuazione e stagionalità delle attività delle imprese. Si amplia anche la sfera d’applicazione, che include ora Marketing Operativo, Dark Store e centri di assistenza fiscale.
Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino