Anche il 2015 non è stato un anno facile, né per le famiglie, né per i lavoratori , certamente non per le imprese e gli imprenditori. Così per il nostro paese, così per il nostro Trentino. Nonostante alcuni segnali di ripresa che spingono per lo più a timidi entusiasmi e che impongono ancora atteggiamenti di prudenza, rigore e “controllo”, la crisi morde ancora ed incide sulla vita di tante persone: padri e madri di famiglia, giovani alla ricerca di un lavoro e di una rotta da seguire per indirizzare il proprio futuro, piccoli e grandi imprenditori e lavoratori autonomi di ogni settore, dal commercio agli artigiani, dall’industria al turismo, dall’edilizia ai servizi.
Di fronte a questo scenario che ci invita a guardare al presente ed al futuro con positività, perché anch’essa è una leva importante per rimettere in moto il “motore” dell’economia, ma impone al contempo altrettanto realismo tenendoci con i piedi ben saldi a terra… ebbene, nonostante questo “freno”, non solo emotivo, voglio rivendicare la Possibilità, credo, per tutti coloro che amano il Trentino ed è quello di considerare e ricordare il 21 dicembre 2015, come un giorno straordinario, direi storico e non credo di esagerare nell’affermare ciò.
Proverò a spiegare in breve le ragioni di questo mio pensiero.
Il 21 dicembre 2015 è stato siglato un accordo TRILATERALE di straordinaria rilevanza sociale ed “economica” per la nostra terra, la costituzione del Fondo di Solidarietà Inter categoriale trentino, che rappresenterà ne sono certo anche un faro ispiratore per tutto il paese. Un accordo fra la pubblica amministrazione provinciale trentina, la maggioranza delle associazioni datoriali rappresentanti dell’economia locale e la totalità delle rappresentanze sindacali dei lavoratori della nostra terra. Il Fondo di Solidarietà consentirà a tutti i soggetti coinvolti, promotori e firmatari di questo accordo, di disporre di un nuovo strumento di “sostegno” ed “aiuto” a disposizione di imprese e quindi lavoratori, per affrontare “criticità” e necessità di varia natura che si dovessero presentare in futuro.
Questo Fondo inter categoriale, che nasce con funzioni e gestione autonoma locale, rispetto a quanto invece previsto nel resto del paese, sarà a disposizione di tutte le imprese che abbiano in forza da 1 a 15 dipendenti, a decorrere dal 1 gennaio 2016, e rappresenterà per i soggetti aderenti l’alternativa a tutti gli strumenti oggi comunemente ricondotti al termine “Cassa Integrazione”e molto di più ancora (sostegno nelle attività di formazione riqualificazione e ricollocazione, accompagnamento alla pensione, integrazioni al reddito…). In sintesi un paracadute (se amate l’aria) o salvagente (se preferite l’acqua) da attivare ed attivabile nei momenti di difficoltà o necessità che si dovessero ahimè presentare e per la prima volta destinato anche e soprattutto alle micro imprese, ovvero quella galassia di soggetti che fino ad oggi hanno osservato solo da lontano questo tipo di opportunità.
Lo ritengo straordinario per questi motivi:
+ E’ uno strumento che sancisce fortemente il valore e le potenzialità della nostra Autonomia, che quando “ben gestita” può incidere significativamente sulle vite di tutti noi trentini;
+ E’ l’espressione di una comune volontà trilaterale, ovvero di tutte le parti sociali (lavoratori, imprese e pubblica amministrazione) che hanno saputo guardare con lungimiranza al futuro del nostro territorio, ponendo in essere un progetto di “garanzia” per l’economia trentina nel suo quotidiano e che hanno lavorato per un bene ritenuto comune, mettendo da parte gli interessi del “singolo” a favore di quelli di una “maggioranza”;
+ E’ una passo, se non il primo, tra i più importanti e significativi che sigla un “nuovo” dialogo fra il mondo delle imprese e dei lavoratori e che auspico possa essere il primo di una nuova e lunga serie di passi (ovvero un cammino comune) , e che apre ad una nuova Era trentina, in cui ritornano ad essere al centro prima di tutto le Persone (siano essi lavoratori, siano essi imprenditori, professionisti o datori di lavoro);
+ E’ un esempio (e ce n’è davvero bisogno di questi tempi) con cui si dimostra come la “Politica” e la comune volontà di tutte le parti sociali, possono essere Trasversalmente e indiscriminatamente utili alla vita di ogni cittadino, perché la ricaduta di questo genere di “scelte strategiche” è positiva direttamente per una maggioranza e indirettamente per tutta la comunità; è quindi una tipo di iniziativa che assolve pienamente quella che dovrebbe essere la mission della politica, delle istituzioni e delle rappresentanze sindacali imprenditoriali e dei lavoratori.
Lo ritengo utile e lungimirante per questi altri motivi:
+ Grazie all’intervento in questo caso non invasivo della pubblica amministrazione locale (PAT) si costituisce con una solidità finanziaria che consentirà ai gestori del fondo, non solo di supportare i soggetti beneficiari per le attività storicamente più richieste e conosciute (cassa integrazione), ma anche in molte altre modalità chiaramente definite e delineate in fase di studio e quindi costituzione del fondo stesso;
+ Nuovamente grazie all’intervento in Legge Finanziaria della PAT, il “costo” di accesso a questo fondo da parte delle imprese e imprenditori, sarà assolutamente contenuto e quindi relativamente impattante dal punto di vista economico, grazie alla deducibilità IRAP del 50% del costo stesso;
+ Una percentuale significativa delle risorse economiche a disposizione, dovranno obbligatoriamente essere messe a disposizione di “attività” di secondo e terzo livello, quindi non per strumenti di Cassa integrazione (notoriamente utilizzati principalmente dalle aziende più grandi) e di conseguenza a beneficio finalmente dei piccolissimi o piccoli imprenditori e imprese, che storicamente sono stati sempre esclusi per loro “natura” (piccola appunto) dall’utilizzo e beneficio di strumenti di aiuto di questo genere (penso alla formazione, riqualificazione, integrazione al reddito, alla gestione della stagionalità del lavoro, alla questione esodi o accompagnamento alla pensione);
+ La genesi e natura inter categoriale di questo Fondo rappresenta un mattone importante per il consolidamento di un’identità territoriale unitaria e autonomista, conciliando ed esprimendo perfettamente il bisogno di un sistema forte, di eccellenza, efficiente e sempre più orientato al perseguimento di obiettivi oggettivamente “super partes”ad alto valore aggiunto.
Prima di tutto per queste ragioni posso rivendicare con orgoglio di aver partecipato attivamente e direttamente in prima persona alla realizzazione di questo progetto / risultato, come rappresentante di Confesercenti Trentino.
Mauro Paissan – Vicepresidente Confesercenti del Trentino