Comunicare progetti complessi in modo semplice
La semplicità non banalizza, rende comprensibile. E crea fiducia.
Ogni impresa, piccola o grande che sia, prima o poi affronta un progetto complesso.
Un nuovo impianto, una ristrutturazione importante, un intervento tecnico articolato, una trasformazione digitale, una procedura amministrativa sofisticata, una fornitura integrata, un lavoro su più squadre e più tempi.
Per PMI, artigiani, imprese dell’impiantistica, dell’edilizia, del turismo e dei servizi, la sfida non è solo eseguirlo bene.
La vera sfida è comunicarlo in modo chiaro a chi dovrà seguirlo, approvarlo, finanziarlo o viverne le conseguenze.
Perché la complessità, se non è spiegata, diventa un ostacolo.
Se è raccontata bene, diventa valore.
Perché la complessità va spiegata, non nascosta
Ogni progetto complesso genera tre rischi:
•fraintendimenti operativi
•aspettative sbagliate
•percezione di confusione
I clienti non temono la complessità, temono l’opacità.
La complessità ben spiegata rassicura.
La complessità non spiegata genera ansia.
Soprattutto per imprese che lavorano in settori dove tecnica e artigianalità convivono, impiantistica, edilizia, meccanica, servizi tecnici, accoglienza, real estate, progettazione, la chiarezza diventa un vantaggio competitivo.
Le persone non cercano dettagli tecnici, cercano orientamento
Chi riceve un progetto articolato, nella maggior parte dei casi, non vuole conoscere ogni dettaglio.
Vuole capire:
•che cosa farete
•perché serve quel progetto
•quali benefici genera
•quali tempi richiede
•quali responsabilità coinvolge
•quanto sarà affidabile il percorso
In altre parole, cercano un punto di riferimento.
E lo stile v13 è perfetto per questo: sobrio, concreto, misurato, senza retorica.
Tre principi per comunicare un progetto complesso
1. Raccontare la visione prima della struttura
Prima di parlare di fasi, materiali, analisi o permessi, serve raccontare il senso:
perché quel progetto è importante, che problema risolve, che risultato porterà.
La visione orienta. I dettagli confermano.
2. Scomporre in passaggi chiari, con parole semplici
Un progetto complesso va sempre “tagliato” in tappe:
diagnosi, pianificazione, esecuzione, controllo, collaudo.
Senza tecnicismi inutili, senza sovraccaricare.
Chi ascolta deve poter ripetere il percorso senza fatica.
3. Visualizzare il progetto
Un’immagine, uno schema, una timeline o un’infografica spiegano più di tre pagine di testo.
Il visual non abbellisce: rende leggibile.
E un progetto leggibile diventa più affidabile.
La semplicità è un segno di maturità
Comunicare progetti complessi non significa semplificare il lavoro.
Significa rendere possibile la collaborazione.
Significa trasformare la complessità in qualcosa che clienti, team e partner possono seguire, condividere e comprendere.
La semplicità non è superficialità, è responsabilità.
Raccontare bene un progetto significa guidarlo meglio, ridurre conflitti, aumentare fiducia.
E oggi, in mercati sempre più tecnici e veloci, saper comunicare in modo semplice ciò che è complesso non è un vantaggio: è una competenza di leadership.
Mauro Paissan
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