Come definire il posizionamento aziendale in un mercato che cambia

Feb 24, 2025 | Consulenza per le imprese

Come definire il posizionamento aziendale in un mercato che cambia

Oggi le imprese non competono solo sul prezzo o sui prodotti: competono sulla chiarezza di ciò che sono. Il posizionamento è la scelta strategica che determina perché un cliente dovrebbe scegliere proprio te.

Introduzione — In un mercato saturo, distinguersi è più importante che esistere

Negli ultimi anni il mercato è diventato un grande contenitore dove i confini si fanno più sottili: prodotti simili, servizi facilmente replicabili, comunicazione accessibile a tutti.
In questo contesto, non è più sufficiente esserci: bisogna essere riconosciuti.

Il posizionamento aziendale risponde a una domanda cruciale: Perché un cliente dovrebbe scegliere proprio la tua impresa?
Non è una domanda banale, e non ha una risposta unica o immediata. È una scelta strategica che definisce identità, valore e direzione.
Le imprese che riescono a posizionarsi bene sono quelle che hanno costruito una promessa chiara, credibile e coerente. Non necessariamente quelle che fanno di più, ma quelle che fanno meglio e lo comunicano in modo semplice.

Perché oggi il posizionamento conta più del prezzo
Per anni molte piccole e medie imprese hanno puntato su un vantaggio competitivo legato al prezzo.
Oggi questo modello è superato per tre motivi:

1.Il cliente è più informato.
Con pochi clic confronta offerte, valutazioni, alternative.

2.I prodotti e i servizi sono sempre più simili.
La differenza non è quasi mai nella funzione, ma nell’esperienza.

3.La concorrenza è ovunque.
Non solo nel territorio, ma online, nelle grandi piattaforme, nei marketplace.

Il prezzo è importante, ma non può essere la base del posizionamento.
Un’impresa che compete solo sul prezzo perde margini, perde autonomia e, nel lungo periodo, perde anche identità.
Il posizionamento, invece, crea un vantaggio che resiste: chiare ragioni per scegliere te, non perché costi meno, ma perché offri di più.

Il posizionamento non è lo slogan: è il motivo per cui un cliente sceglie te
Uno degli errori più comuni è confondere posizionamento con comunicazione.
Il posizionamento è scelta strategica.
Lo slogan è la sintesi comunicativa di quella scelta.
La comunicazione cambia, il posizionamento no.

Il posizionamento si basa su tre pilastri:

1. Valore. Cosa offri di unico o di migliore.
2. Coerenza. Devi essere riconoscibile in ogni punto di contatto: sito, comunicazione, servizio clienti, relazioni, prodotto, comportamento.
3. Percezione. Non conta solo ciò che sei, ma ciò che il cliente percepisce, comprende e ricorda.

Il posizionamento ha successo quando il cliente riesce a rispondere in pochi secondi alla domanda: “Perché dovrei scegliere proprio te?”

5 domande per capire se il tuo posizionamento funziona
Per verificare il proprio posizionamento, esistono cinque domande semplici ma decisive:

1. Perché un cliente dovrebbe sceglierti?
Il valore deve essere evidente, non implicito.

2. Perché dovrebbe scegliere te rispetto ai concorrenti?
Cosa ti rende diverso e migliore per quel cliente.

3. Quali problemi risolvi meglio degli altri?
L’impresa di successo non offre solo prodotti: risolve problemi.

4. Quale valore unico porti sul mercato?
Il valore deve essere reale, non aspirazionale.

5. È tutto chiaro in 10 secondi?
Se serve spiegare troppo, il posizionamento non è abbastanza forte.

Imprese molto diverse tra loro, artigiani, aziende industriali, edili,  professionisti, realtà turistiche e commerciali, hanno tutte una caratteristica comune: quando sanno rispondere a queste domande, crescono.

Gli errori più comuni delle PMI nel definire il posizionamento
In gran parte delle imprese italiane, soprattutto nelle PMI, emergono tre errori diffusi.

Errore 1 — “Facciamo un po’ di tutto”

Molte imprese offrono tanti servizi o prodotti “perché il mercato lo richiede”.
In realtà questo rischia di diluire il valore e la riconoscibilità.
Essere tutto per tutti porta sempre a essere poco per qualcuno.

La specializzazione non è un limite: è una forza.

Errore 2 — Comunicare come tutti gli altri

Un posizionamento efficace deve emergere anche nel linguaggio, nello stile e nel modo di presentarsi.
Se il tono dell’azienda è identico a quello della concorrenza — sito, brochure, social, descrizioni — il cliente non ha elementi per distinguerti.

La comunicazione deve:

•chiarire la promessa,
•valorizzare l’identità,
•evitare frasi generiche (“qualità”, “professionalità”, “esperienza”).

Sono parole che non posizionano: non dicono nulla di specifico e non differenziano.

Errore 3 — Non investire nel brand

Per molte imprese il brand è ancora “il logo”. Ma il brand è un sistema più complesso:

•identità,
•visione,
•valori,
•messaggi,
•reputazione,
•relazioni,
•esperienza complessiva.

Un brand forte moltiplica il valore dell’impresa.
Un brand debole rende invisibili, anche quando si lavora bene.
Investire nel brand significa investire in futuro.

Come costruire un posizionamento forte e credibile
Definire il posizionamento richiede metodo, tempo e analisi. E soprattutto richiede coraggio: quello di scegliere una direzione e mantenerla.

Ci sono cinque passaggi fondamentali.

1. Analizzare il mercato con lucidità
Spesso le imprese guardano solo ai concorrenti più vicini. In realtà il mercato è più ampio:

•nuovi entranti,
•modelli alternativi,
•soluzioni digitali,
•piattaforme,
•servizi on-demand.

Comprendere questo ecosistema permette di capire dove si colloca l’azienda e dove può posizionarsi.

2. Definire il cliente ideale
Il posizionamento non riguarda tutte le persone, ma le persone giuste.

Chi sono i clienti più naturali per la tua offerta?
Quali problemi hanno?
Cosa si aspettano?
Come decidono?

Un posizionamento efficace è sempre costruito su un segmento chiaro, non su un pubblico generico.

3. Identificare il valore distintivo
Valore distintivo non significa essere i migliori in tutto, ma capire:

•cosa sai fare meglio degli altri,
•cosa percepisce il cliente come utile,
•cosa puoi garantire nel tempo.

Il valore deve essere reale, riconoscibile e sostenibile.

4. Trasformare il valore in promessa
Ogni posizionamento deve contenere una promessa:

•cosa garantisci,
•cosa assicuri,
•cosa differenzia la tua offerta.

Una promessa chiara è ciò che attira i clienti giusti e crea fiducia.

5. Comunicare la promessa in modo coerente
Coerenza significa che ogni punto di contatto, sito, social, brochure, relazioni, preventivi, customer care, racconta la stessa identità.
Quando tutto è allineato, il posizionamento diventa credibile.

Il posizionamento come asset competitivo
Un posizionamento forte produce effetti immediati:

•aumenta la riconoscibilità,
•semplifica la comunicazione,
•rende più efficaci le vendite,
•aumenta il valore percepito,
•rafforza la reputazione,
•crea clienti più fedeli,
•facilita l’ingresso in nuovi mercati.

Il posizionamento non è un concetto astratto: è un asset operativo che genera valore misurabile.

Posizionamento e identità territoriale: un valore spesso sottovalutato
Soprattutto in territori come il Trentino, l’identità territoriale può diventare una leva di posizionamento.
Quando imprese, professionisti e organizzazioni integrano:

•qualità,
•affidabilità,
•sostenibilità,
•radicamento,
•cultura del lavoro,

costruiscono un posizionamento naturale e riconoscibile. Il territorio può essere un elemento di forza, se comunicato con autenticità e non come etichetta generica.

Posizionarsi significa avere una direzione

Il posizionamento è molto più di un messaggio: è la base di ogni sviluppo strategico, commerciale e comunicativo.

È ciò che consente a un’impresa di essere ricordata, scelta e riconosciuta.

In un mercato che cambia rapidamente, la vera differenza non la fa chi parla di più, ma chi riesce a farsi capire più velocemente.

Il posizionamento è la scelta che trasforma un’impresa da “una tra tante” a “la scelta giusta per quel cliente”.

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