Mauro Paissan: “ Salari e lavoro: il reddito reale medio cresce in sette regioni e una di queste è proprio il Trentino. Le criticità e priorità oggi in Provincia di Trento sono altre. Non i salari.
Produttività: dobbiamo concentrare i nostri sforzi sulla crescita della produttività e lo sviluppo. Solo così potremo dare risposte concrete e più forti ai vari problemi che frenano la nostra economia. E’ necessario alimentare la capacità di investimento delle nostre imprese, piccole o grandi che siano”
A margine dell’incontro con il presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti, il presidente di Confesercenti Trentino Mauro Paissan torna su alcuni dei temi trattati e in particolare sulla questione salari e sulla produttività.
“Dallo studio pubblicato nei giorni corsi da Confesercenti Nazionale emerge come se è vero che a livello italiano l’aumento dei prezzi ‘sgonfi’ gli aumenti nominali di reddito e annulli la ripartenza post-lockdown, rispetto al 2019, il reddito reale medio cresca però in sette regioni e una di queste è proprio il Trentino.
Per le famiglie di sette regioni, infatti, il bilancio è positivo, prevalentemente a nord: a registrare un aumento del reddito medio in termini reali rispetto al 2019 sono infatti Valle d’Aosta (+2.951 euro, l’incremento più alto), Lombardia (+1.930 euro), le province autonome di Trento (+1.639 euro) e Bolzano (+2.237 euro), Veneto (+241 euro) e Friuli-Venezia Giulia (+483 euro).
“Questi dati confermano, come avevamo già fatto intendere qualche mese fa nel tavolo di confronto con i sindacati, convocato dalla provincia autonoma di Trento, che imprenditrici e imprenditori trentini di ogni settore hanno lavorato in questi ultimi anni per migliorare concretamente il proprio impegno sulla questione salariale, ovviamente con modalità e quantità differenti in base alle proprie possibilità. Certo si potrà fare meglio in futuro, ma direi proprio che, al contrario di quanto emergeva dai dati riferiti al 2019, la provincia di Trento non mi pare essere per nulla il fanalino di coda su questo tema”.
“La situazione più drammatica in questo momento in Trentino non sono i salari.” Ci sono altre emergenze, e solo per citarne alcune, come il tema casa e degli alloggi per i lavoratori, della sicurezza sia per gli operatori economici che per tutti i cittadini; ed ancora l’incidenza dei costi di affitto per gli esercizi commerciali ed i pubblici esercizi e la profonda crisi del commercio al dettaglio e sempre più anche di quello ambulante. Tema quest’ultimo, quello della crisi profonda che sta vivendo il commercio, che richiede un piano di azione e di supporto straordinario. Questo per quanto riguarda le categorie di operatori economici che rappresentiamo”
Più in generale, guardando al panorama imprenditoriale ed al tessuto economico trentino nel suo complesso, a nostro avviso bisogna tornare a concentrarsi sulla crescita della produttività e quindi degli investimenti. E’ fondamentale concentrarsi sulla crescita e sullo sviluppo dell’intero territorio e del sistema trentino a 360 gradi. Serve un volano per l’economia, quindi imprese che crescono e poi investono, per poter affrontare in modo strutturale i vari problemi, compreso quello del lavoro e la relativa remunerazione o meglio più in generale della gratificazione di dipendenti e collaboratori. Sono diversi i fattori che in questo momento frenano il nostro territorio. Però sia a livello pubblico che privato per risolvere i problemi in modo pragmatico bisogna avere la capacità di investire e quindi per questo bisogna crescere in produttività e creare ricchezza da ri-distibuire o appunto da re investire.”
Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino