Il comitato di Presidenza di Confesercenti del Trentino, guidato dal Presidente Mauro Paissan, incontra il presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti.

Mar 11, 2024 | Blog, Confesercenti

Il comitato di Presidenza di Confesercenti del Trentino, guidato dal Presidente Mauro Paissan,  incontra il presidente della Provincia Autonoma di Trento  Maurizio Fugatti.

Oggi in via Maccani tavolo di confronto con i vertici dell’associazione Confesercenti, Fugatti: “Faremo quanto nelle nostre possibilità per sostenere il settore”
Nella tarda mattina di oggi il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha incontrato nella sede di via Maccani il comitato di presidenza di Confesercenti del Trentino. Molti i temi affrontati, rispetto ai quali il presidente ha confermato la massima attenzione della Giunta provinciale.

“È stato un incontro che mi ha consentito di cogliere le priorità e le difficoltà avvertite dalle categorie rappresentate da Confesercenti, dalla sicurezza al mismatch tra domanda e offerta in tema di lavoro, dalle retribuzioni alla mancanza di alloggi per i lavoratori, sino alla digitalizzazione – le parole del presidente -. Siamo consapevoli dell’importanza del settore per l’economia e per la socialità delle nostre comunità, come siamo altresì consapevoli dell’importanza di un lavoro sinergico, ove possibile, tra istituzioni e categorie economiche, per individuare possibili soluzioni di medio e lungo periodo per rilanciare il settore. Il nostro impegno – ha continuato il presidente Fugatti – è di fare quanto nelle nostre possibilità per accompagnare e sostenere le imprese e i suoi addetti”.

Il presidente di Confesercenti del Trentino, Mauro Paissan, insieme al vicepresidente vicario Massimiliano Peterlana, al vicepresidente referente per l’area commercio, Fabio Moranduzzo, al vicepresidente referente per l’area servizi, Claudio Cappelletti, al direttore di Confesercenti del Trentino Aldi Cekrezi e al vicedirettore Fabrizio Pavan, ha condiviso con il presidente Fugatti le linee programmatiche del “Documento di Confesercenti del Trentino”, una serie di proposte su diversi temi ritenuti dall’associazione “decisivi per il futuro della comunità trentina”.

“Abbiamo voluto incontrare il presidente Fugatti all’inizio di questa nuova legislatura per sottoporre alcuni temi che riteniamo importanti non solo per le nostre associate ma per l’intero mondo delle imprese e per il Trentino tutto” – le parole di Paissan -. “Anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca c’è preoccupazione per il settore ma anche la volontà di invertire la rotta e la consapevolezza che si possono mettere in campo alcuni strumenti che possono migliorare la situazione di imprese e lavoratori”.

Crisi del commercio, sicurezza e alloggi per i lavoratori gli argomenti che più di altri hanno tenuto banco nelle oltre due ore di confronto, temi rispetto ai quali l’associazione ha chiesto un maggiore coinvolgimento – non solo di Confesercenti ma di tutte le rappresentanze economiche – al fine di individuare soluzioni condivise ed efficaci, perché “garantire e sostenere il commercio di prossimità, i negozi nelle nostre città e nelle nostre vallate, significa attivare uno strumento di rigenerazione urbana, di controllo sociale e di presidio per la sicurezza” hanno spiegato i vertici di Confesercenti. L’associazione ha sottolineato la necessità di mettere in campo un piano di azione straordinario, anche agendo sulla “legge 6”, per aiutare e dare ossigeno al settore.

Tornando sul tema del lavoro, Mauro Paissan: “Dallo studio pubblicato nei giorni corsi da Confesercenti Nazionale  emerge come se è vero che a livello italiano l’aumento dei prezzi ‘sgonfia’ gli aumenti nominali di reddito e annulla la ripartenza post-lockdown, rispetto al 2019, il reddito reale medio cresce solo in sette regioni. Una di queste è proprio il Trentino.

Per le famiglie di sette regioni, il bilancio è positivo, prevalentemente a nord: a registrare un aumento del reddito medio in termini reali rispetto al 2019 sono infatti Valle d’Aosta (+2.951 euro, l’incremento più alto), Lombardia (+1.930 euro), le province autonome di Trento (+1.639 euro) e Bolzano (+2.237 euro), Veneto (+241 euro) e Friuli-Venezia Giulia (+483 euro).

“La situazione più drammatica in questo momento in Trentino non sono i salari.” Ci sono altre emergenze, a partire dal tema casa/alloggi ,della sicurezza; ed ancora l’incidenza dei costi di affitto per gli esercizi commerciali ed i pubblici esercizi e  la profonda crisi del commercio al dettaglio ( e non solo). Tema quest’ultimo che richiede un piano di azione e di supporto straordinario.”

Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino

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