L’importanza del commercio ambulante in Italia, per la comunità e il turismo trentino.
“Insieme al commercio di vicinato, quello ambulante va tutelato e sostenuto con iniziative speciali. Sono imprese, per lo più piccole attività familiari, che operano sempre più in condizioni di svantaggio competitivo, che sono però determinanti per affermare un equilibrio sostenibile economico-ambientale-sociale nel nostro Paese, e soprattutto per conservare elementi unici di storia, valori, cultura e tradizioni del nostro territorio”.
Quattordici anni dopo l’adozione della direttiva Bolkestein, il settore del commercio ambulante si trova in una situazione di instabilità normativa che ha portato a una significativa incertezza per gli operatori. Il governo sembrerebbe orientato verso l’approvazione di nuove norme che ignorerebbero i diritti precedentemente garantiti agli imprenditori, per lo più piccoli, di questo comparto.
E’ opportuno ricordare che il settore ambulante, già messo a dura prova da quindici anni di incertezza che hanno scoraggiato gli investimenti, deve contemporaneamente affrontare la complessa sfida di adattarsi a un mercato in rapido cambiamento, influenzato dall’ascesa dell’e-commerce e da una società che sta cambiando anch’essa velocemente quanto radicalmente.
Certo è che oggi le nuove generazioni sono sempre più orientate ad esperienze di acquisto differenti, un fattore oggettivo su cui riflettere e quindi agire.
La crisi del settore è evidenziata dalla perdita di migliaia di imprese in tutto il paese. Tra il 2014 ed il 2024, ci ricorda Maurizio Innocenti, Presidente di ANVA Confesercenti Nazionale, ne sono sparite in Italia, senza essere sostituite, 22.315.
In provincia di Trento, come invece ricorda il Presidente ANVA Trentino, Fabio Moranduzzo, si contano 185 operatori in meno negli ultimi 8 anni, quindi certamente in Trentino il vento contrario soffia con meno forza, ma le difficoltà rimangono significative, sia nella gestione quotidiana che in termini di prospettive future.
Il commercio ambulante rappresenta una componente vitale dell’economia locale e del tessuto sociale, specialmente in territori a forte vocazione turistica come il Trentino. Questa forma di commercio dalla storia importante, che appartiene alla nostra cultura e tradizione, offre benefici tangibili sia per la comunità residente che per i visitatori.
Per la comunità locale, il commercio ambulante è una fonte di occupazione e di reddito e contribuisce a mantenere vive le tradizioni e l’identità culturale di un territorio. Offre prodotti di diverse utilità, oltre a quelli tipici e artigianali che rispecchiano la storia e le peculiarità della nostra provincia.
Dal punto di vista turistico, il commercio ambulante arricchisce l’esperienza dei visitatori, permettendo loro di entrare in contatto diretto con la cultura e le tradizioni locali. I turisti cercano sempre più esperienze vere, autentiche e il commercio ambulante può fornire proprio questo: un assaggio della vita quotidiana, delle specialità del luogo e più in generale un contatto diretto con la gente del luogo.
Supportare gli operatori del settore ambulante significa incentivare un’economia circolare e inclusiva, ma anche promuovere un turismo che rispetti e valorizzi le peculiarità di un territorio. Per il Trentino, con la sua ricca offerta di paesaggi naturali, cultura e gastronomia, il commercio ambulante può rappresentare un ulteriore elemento distintivo che attira visitatori interessati a un’esperienza turistica integrata e responsabile.
Sono convinto che la salvaguardia del commercio di vicinato e di quello ambulante, così come la tutela ed il sostegno dei piccoli esercizi commerciali delle nostre valli, siano indispensabili per mantenere un equilibrio tra lo sviluppo economico e la conservazione dell’identità culturale e sociale delle nostre piccole tipiche comunità montane.
Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino
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