Il Trentino che potrebbe essere: connesso, autentico, capace di farci respirare
“Un equilibrio tra dinamismo e silenzio, esperienze e identità, per vivere saperi, sapori e luoghi naturalmente curati”.
Le Giornate del Turismo Montano organizzate e promosse da Confesercenti del Trentino (BITM 2025) ci restituiscono una verità semplice ma decisiva: il turismo di montagna cresce quando ciò che raccontiamo coincide con ciò che le persone trovano davvero. L’indagine commissionata da BITM a Progetto Turismo e presentata in apertura sull’Euregio – oltre cento portali analizzati e tre territori a confronto – ci restituisce un quadro chiaro: lavoriamo bene sull’offerta, ma dobbiamo lavorare meglio sul racconto identitario.
La distanza tra paesaggi e identità emerge soprattutto nei siti delle strutture ricettive, dove gli elementi culturali, storici e tradizionali risultano ancora troppo deboli (Trentino 51%, Alto Adige 74%, Tirolo 62%).
Non è un dettaglio: è il punto in cui si gioca la credibilità di una destinazione. Perché non è il paesaggio, da solo, a fare la differenza, ma la capacità di farlo vivere con autenticità e profondità.
In questo quadro si inserisce il messaggio del presidente nazionale di Confesercenti, Nico Gronchi, che ha ricordato come identità e sostenibilità siano legate alle condizioni reali del lavoro, alla redditività delle imprese, alle politiche per il ricambio generazionale, alla disponibilità di personale e alloggi.
Senza lavoratori, senza continuità d’impresa, senza investimenti nell’innovazione, l’identità resta un racconto incompiuto. E senza autenticità, l’esperienza turistica rischia di diventare un prodotto anonimo, standardizzato, intercambiabile.
Serve allora un nuovo salto di qualità. Non soltanto più narrazione, ma una narrazione più vera.
Non solo più offerta, ma un’offerta più consapevole. Non solo attrazione, ma appartenenza.
La ricerca presentata da Matteo Bonazza lo conferma: quando identità ed esperienza si intrecciano, l’ospite percepisce valore; quando restano separate, si produce talvolta solo immagine.
È in questo contesto che può evolvere la visione del nostro territorio.
Un Trentino che si afferma come territorio montano, alpino e lacustre perfettamente connesso, capace però di offrire ai propri ospiti ed ai residenti la possibilità di una “disconnessione intelligente”.
Una meta dove la tecnologia accompagna, senza sovrastare. Dove esperienze dinamiche si alternano a momenti di silenzio. Dove la cura dei luoghi, la qualità dei servizi, le tradizioni, i saperi e i sapori trentini non sono uno sfondo, ma l’essenza stessa del viaggio.
Un Trentino inclusivo, riconoscibile, vero.
La sfida che si apre con BITM 2025 è tutta qui: diventare un territorio connesso al mondo, ma capace di far respirare chi lo attraversa.
Un equilibrio che richiede visione, responsabilità e un lavoro comune tra imprese, istituzioni e comunità locali.
“Il turismo di domani sarà questo: un ponte tra ciò che siamo e ciò che vogliamo diventare.
Non un’immagine, ma una direzione.”
Mauro Paissan
Presidente, Confesercenti del Trentino




