Ancora poche settimane e i trentini saranno chiamati a votare il nuovo Governo Provinciale. Il 22 ottobre decideremo chi ci governerà per i prossimi cinque anni. Non mi soffermo su tale impegno e responsabilità, sia per chi affida al voto la propria scelta, sia per chi sarà chiamato ad amministrare il nostro territorio e la nostra comunità, avremo modo di riflettere su tali diritti e doveri, faccio piuttosto un passo indietro per porre l’attenzione su di una data appena celebrata: il 5 settembre. Tale giorno, che celebra in Trentino la Giornata dell’Autonomia, segna, dal 1946, l’accordo fra Alcide de Gasperi e Karl Gruber, e sottolinea il valore di un assetto istituzionale che ha dato un contributo fondamentale allo sviluppo pacifico del Trentino Alto Adige, esempio di tutela dei diritti delle minoranze.

L’Autonomia è stata, e continua ad essere, il motore del benessere economico e sociale della nostra provincia. Un insieme di valori, diritti e doveri che ci garantiscono quello che il nostro territorio oggi è diventato. E mentre oggi siamo chiamati a governare le riforme che guardano a una nuova forma di autonomia differenziata, mi preme sottolineare che la nostra Autonomia non avrà futuro se non sarà sentita, percepita, conosciuta, e anche difesa, dalle nuove generazioni. Vedo giovani poco attenti al valore dell’Autonomia Speciale, giovani che poco o nulla conoscono dell’importanza dell’Autonomia. Servono linguaggi nuovi, messaggi informativi e formativi per far riscoprire alle giovani generazioni la forza della nostra cultura autonomistica.

Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino