Pochi giorni fa abbiamo presentato agli organi di stampa il documento “UN TRENTINO MODERNO, SOSTENIBILE E ATTRATTIVO”.
E’ il nostro contributo, così come l’evento che abbiamo organizzato oggi, al dibattito politico e al confronto tra candidati ed elettori.
E’ una sintesi di pensiero e indicazioni da parte delle categorie economiche, su alcune tematiche e sfide ritenute di interesse fondamentale per il futuro della nostra Provincia.

Il sistema imprenditoriale ha svolto negli anni un ruolo decisivo nell’orientare e sostenere lo sviluppo sociale ed economico del Trentino, contribuendo a renderlo uno dei territori più attrattivi d’Europa, laboratorio di eccellenza imprenditoriale, ed economia inclusiva e solidale.
Anche durante le più recenti crisi ed emergenze, le imprese di tutti i settori hanno continuato ad investire, dando un contributo essenziale alla resilienza e alla ripresa del nostro sistema. Siamo orgogliosamente cuore pulsante, mente e corpo instancabile al servizio di tutti i trentini.

Il senso di responsabilità trasversale delle categorie di Rappresentanza (le nostre associazioni) verso il bene comune ha trovato nel Coordinamento Provinciale Imprenditori un luogo di confronto, di elaborazione e di sintesi in grado di agevolare sostanzialmente il compito della politica nel mediare tra i diversi interessi.

Il nostro Coordinamento ha dato prova nel tempo di affidabilità, concretezza e competenza, 
e si è guadagnato il riconoscimento, da parte della politica e della pubblica amministrazione, del ruolo di interlocutore privilegiato per le grandi scelte strategiche che condizioneranno il futuro del Trentino.
Auspichiamo ovviamente che i futuri amministratori vogliano continuare a riconoscere come centrale un ruolo che siamo certi essere determinante per gli equilibri socio-economici dell’intera comunità.

Di fronte ad uno scenario di grande complessità, come quello che stiamo vivendo, ci siamo interrogati su quali siano Le più importanti sfide del futuro e quindi quali debbano essere a nostro avviso le Priorità:

  1. La tutela della speciale Autonomia della nostra Regione e delle Province di Trento e Bolzano rappresenta una sfida urgente ( a mio avviso la prima e di fronte alla quale non ci possono essere titubanze ). Una sfida di estrema delicatezza, perché l’attuazione frettolosa dell’autonomia differenziata delle regioni ordinarie rischia di sottrarre risorse finanziarie alle Autonomie speciali, e di rendere quindi difficile l’esercizio delle attuali competenze.
  2. Il cambiamento climatico e la frequenza crescente di eventi atmosferici estremi possono compromettere irreversibilmente l’equilibrio su cui si reggono alcuni settori di primaria importanza per il nostro territorio, come l’agricoltura e il turismo;
  3. La denatalità, l’invecchiamento della popolazione, le crescenti difficoltà nella gestione dei flussi migratori, e lo squilibrio di genere e di generazioni nel mercato del lavoro, rischiano di compromettere la funzionalità e la sostenibilità del sistema previdenziale, dell’assistenza sanitaria, e di rendere strutturale una carenza di manodopera che già oggi appare come la nostra maggiore emergenza.
  4. L’evoluzione tecnologica e le nuove frontiere di sviluppo dell’intelligenza artificiale costituiscono senza dubbio un’opportunità positiva per la competitività delle imprese, e soprattutto per le nuove generazioni. Ma, in assenza di investimenti strategici pubblici sull’eccellenza della ricerca, sulla formazione, e sulla rete di infrastrutture materiali e immateriali del territorio, rischiano di aprire un divario esponenziale con le regioni più avanzate d’Europa.

Queste sfide sono epocali e richiedono uno sforzo condiviso straordinario. Sono numerose e complesse, così come le cose che dobbiamo fare per rendere migliore il Trentino. 

Abbiamo bisogno di una sanità Pubblica di qualità, accessibile e moderna; 


Abbiamo bisogno di sostenere il sistema dei CONFIDI perchè sia sempre più forte e attrezzato per aiutare le piccole medie imprese nella gestione del problema di accesso al credito…;

Abbiamo bisogno di investire in infrastrutture (Le opere di accesso al Brennero, l‘autostrada Valdastico nord, lo sviluppo della viabilità dell‘Alto Garda, il potenziamento della viabilità della Valsugana, la nuova stazione ferroviaria di Trento, il BYPASS FERROVIARIO….per citarne alcune);

Abbiamo bisogno, ancora, di una macchina Pubblica moderna, snella e veloce……; dobbiamo semplificare i procedimenti amministrativi e “agevolare”, nell’accesso alle procedure di appalto, le nostre aziende ( singole o in forma aggregata);

Abbiamo bisogno di far volare in modo competitivo il Trentino e le nostre aziende più grandi e strutturate verso nuovi mercati e attraverso un nuovo modo di guardare all’Europa ed al mondo. E per questo dobbiamo attuare con concretezza il piano strategico di internazionalizzazione varato pochi mesi fa dall’Assessorato Provinciale allo sviluppo Economico, con il coinvolgimento di tutte le nostre associazioni.

Su questo dobbiamo procedere senza indugio; lo abbiamo scritto e lo ribadiamo con forza, ma dobbiamo urgentemente destinare attenzione e risorse verso la creazione e la formazione della classe dirigente ed imprenditoriale del futuro.
Il Trentino senza un nuovo gruppo dirigente ( sia a livello privato che pubblico ) preparato, formato e competente non ha futuro, perchè non sarà più in grado di competere.

Ricerca e formazione, a tutti i livelli di ordine e grado, a partire evidentemente dalla nostra università ( ma non solo ), devono essere sostenuti e finanziati in ogni modo possibile e senza esitazione.

Vogliamo un Trentino che corre, coeso, accogliente, naturalmente sostenibile ed innovativo. Terreno fertile per una società vivace e solidale, e per un contesto in cui si possano sviluppare idee, imprese ed attività; un ecosistema moderno in cui cittadini, lavoratori, professionisti, imprenditrici ed imprenditori possano trovare o ritrovare benessere ed una qualità della vita soddisfacente ed appagante.

Il mondo imprenditoriale farà la sua parte, come ha sempre fatto, ma chiede alla politica e in particolare, adesso, a chi si candida a guidare il prossimo Governo provinciale, uno sguardo capace di vedere non i prossimi 5, ma i prossimi 30 anni. 



Leonardo Del Vecchio, un imprenditore che non ha bisogno di presentazioni, disse in un’intervista:Non dobbiamo avere paura di cambiare. Dobbiamo abbandonare le paure che spesso frenano le aziende italiane ad affrontare nuove sfide e accettare come positivo il cambiamento. 
Non è pericoloso decidere e sbagliare, ma invece credo che possa essere fatale per qualsiasi azienda non avere il coraggio di prendere decisioni”.


Io penso che questo coraggio di prendere decisioni ed assumersi responsabilità anche scomode, che il coraggio di cogliere nuove sfide anche complesse…..debba essere parte di chiunque voglia amministrare la Res Publica.

Ai candidati chiediamo di illustrare con chiarezza la propria visione sul futuro del Trentino, sulle priorità da affrontare, e sul reperimento delle risorse economiche necessarie a mantenere le promesse …….
e chiediamo infine, cosa non scontata, il coraggio di andare fino in fondo.

MAURO PAISSAN – Presidente Coordinamento Provinciale Imprenditori – Presidente Confesercenti del Trentino.