Innovazione e formazione sono temi centrali del nostro tempo, su di essi si basano competitività e sviluppo delle imprese.

Sì, ma quali imprese? Tutte. Allora facciamo un passo indietro e torniamo a parlare del nostro sistema imprenditoriale, formato da piccole e piccolissime imprese in cui formazione e innovazione sono spesso un costo insostenibile. Per andare avanti, dobbiamo riconsiderare, pragmaticamente, “l’essenza del fare impresa” perché, oggi, ragionare per le singole realtà non ci è concesso.

Se davvero vogliamo investire su innovazione e formazione dobbiamo attivare processi virtuosi di filiera, in grado di capitalizzare tutte le imprese che ruotano intorno ad un prodotto, attivare un reticolato di competenze che metta in connessione i diversi comparti. Creare vasi comunicanti, per dare valore economico e benessere sociale al territorio. Se le imprese producono, i lavoratori stanno bene. Se i lavoratori stanno bene, le famiglie stanno bene. È il concetto di generazione del valore diffuso.

Per fare questo, le imprese devono essere inserire in un sistema che funziona. Investimenti tecnologici, intelligenza artificiale, modelli imprenditoriali sostenibili non possono essere demandati alle singole aziende. È importante che tutti coloro che hanno responsabilità operative lavorino assieme, dobbiamo tutti investire su di una piattaforma territoriale competitiva e attrattiva. C’è la necessità di avere un territorio più attrattivo. Serve un contesto adeguato in cui la far nascere, crescere e radicalizzare la vita imprenditoriale delle imprese di oggi e del futuro. Le associazioni di categoria in tale contesto possono e devono essere strategiche perché promotrici di visioni e di accordi. Per andare avanti, dobbiamo riconsiderare, pragmaticamente, “l’essenza del fare impresa”.

Mauro Paissan
Presidente Coordinamento Provinciale Imprenditori
Presidente Confesercenti del Trentino