In merito alla nota vicenda dell’orso in Val di Sole, non entrando nel merito specifico di quanto accaduto anche nel rispetto del dolore della famiglia del ragazzo morto e senza soffermarsi sulle sorti dell’orsa catturata e sulla futura quanto imminente gestione degli altri orsi, Confesercenti del Trentino pone alcune questioni che guardano al medio e lungo periodo.

La vicenda ha scatenato una discutibile guerra mediatica e di comunicazione che continuerà nelle prossime settimane se non mesi. Abbiamo imparato che oggi la cassa di risonanza dei social parla – a torto o a ragione – alla pancia di migliaia di persone.

Il Trentino e i trentini stanno diventando bersaglio di haters e leoni da tastiera con una ricaduta economica e turistica di cui al momento ignoriamo portata ed evoluzione. Da qui nasce la preoccupazione non tanto per l’oggi, quanto per le ricadute negative che ci potrebbero essere sugli operatori economici coinvolti nella filiera del comparto turistico e di conseguenza in generale sul sistema economico trentino, considerando il fatto che la stagione turistica estiva è ormai alle porte.

Pur considerando ad oggi gli esigui numeri delle disdette turistiche, si chiede che il piano promozionale del territorio venga rafforzato proprio per compensare ricadute negative sul brand Trentino e la sua reputazione. Il Trentino è da sempre considerato luogo accogliente, terra di solidarietà, ospitale, sostenibile, green e ambientalista. Di certo non possiamo accettare che il buon nome della nostra terra ed i valori della nostra comunità vengano messi strumentalmente in discussione.

L’invito è di non sottovalutare ciò che sta accadendo, gestendo questa vicenda con fermezza e auspichiamo che si possa tornare presto a una condizione generale di equilibrio e buonsenso.

Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino