Punto di riferimento per le PMI di tutto il territorio italiano, tra le più grandi e longeve associazioni imprenditoriali d’Italia, Confesercenti è, dall’anno della sua costituzione (ossia dal 1976), un vero e proprio motore per le imprese nostrane, oltre che un ente in grado di rappresentarne gli interessi di fronte a istituzioni nazionali e sovranazionali.

Non deve dunque stupire che, nel tempo, Confesercenti sia stata in grado (e tutt’ora continua a farlo) di rappresentare più di 350mila PMI del commercio, del turismo, dei servizi, dell’artigianato e dell’industria, capaci di dare occupazione ad oltre 1.000.000 di persone, riunite in oltre 70 federazioni di categoria, con oltre 5mila addetti, 120 sedi provinciali, 20 regionali e oltre 1000 territoriali. A ognuna di esse sono riservati supporto e un’ampia gamma di servizi da parte di circa 500 tra società, consorzi cooperative ed enti, per un sistema di oltre 5000 dipendenti che operano nelle 135 organizzazioni territoriali, ciascuna delle quali si articola in sedi zonali e comunali e in apposite strutture societarie.

Un ramificato sistema territoriale, in grado di essere vicino non solo concettualmente ma anche fisicamente alle PMI di tutto lo Stivale. La sua missione è infatti quella di contribuire alla crescita delle imprese, dell’economia e (come si legge sul suo sito) anche allo sviluppo della democrazia. Come? Con uno strumento tanto semplice quanto efficace: il dialogo. Con le imprese nostrane, infatti, Confesercenti instaura un rapporto unico, fatto senza dubbio di ascolto ma anche di capacità di azione e reazione rispetto a quelle che sono le necessità e i bisogni dell’imprenditorialità italiana. 

In questo articolo, dunque, vediamo insieme quali sono i servizi e le attività che questa importante associazione imprenditoriale mette a disposizione di un’intera categoria, ossia quella delle PMI italiane, rendendo un servizio importante all’interno di una rete pensata proprio per il sostegno e l’azione

 

I campi di attività di Confesercenti

 

Abbiamo accennato al fatto che sono molti i servizi resi dall’associazione ai suoi associati, nell’ottica, sempre, di aiutare le PMI non solo ad affrontare problemi all’ordine del giorno ma anche per favorire la crescita di ciascuna di esse. Si va dunque dai servizi amministrativi e fiscali (come la tenuta delle paghe, il sostegno al credito attraverso consorzi, fidi e cooperative di garanzia) alla formazione professionale (in cui rientra l’assistenza tecnica all’innovazione imprenditoriale e la formazione continua), dalle politiche del lavoro (che comprendono consulenza sui rapporti di lavoro e servizi per la gestione del mercato del lavoro, previdenza anche integrativa, assistenza sanitaria e assicurazioni) fino ai servizi per l’avvio, la trasformazione e il subingresso delle imprese. In questa pagina è possibile trovare tutte le strutture di Confesercenti alle quali rivolgersi per chiedere assistenza rispetto ai servizi che abbiamo visto fin qui.

 

L’attenzione per giovani e donne

 

Grazie a un occhio di riguardo sempre vigile rispetto ai cambiamenti sociali e culturali dell’Italia contemporanea, Confesercenti ha anche recentemente visto nascere due coordinamenti nazionali legati specificatamente all’imprenditorialità giovanile e femminile

Nel primo caso si tratta del CNGI, Comitato Nazionale Giovani Imprenditori, che come mission ha quella di “divenire parte attiva della nuova classe dirigente, svolgere una incisiva attività di lobby a livello istituzionale al fine di rappresentare gli interessi dell’imprenditoria giovanile presso i tavoli dei decisori politici, di garantire la crescita culturale della nuova classe dirigente puntando sulla formazione” ed è molto attiva a livello di network. Nel secondo caso, invece, parliamo di CNIF – Coordinamento Nazionale dell’Imprenditoria Femminile: l’intento è quello di fronteggiare tutti gli impegni e i problemi legati all’attività imprenditoriale e, allo stesso tempo “fare i conti con la posizione della donna nel contesto socio-economico”, soprattutto sui temi conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura per la famiglia e rapporto con le banche.

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