Auguriamo buon lavoro al presidente Fugatti e alla sua nuova Giunta. I trentini hanno scelto la continuità e ora serve ricominciare subito a lavorare per un Trentino migliore. I temi da affrontare sono tanti e le sfide che ci attendono sono determinanti per il futuro della nostra provincia, in tal senso il ruolo delle imprese è determinante per costruire un Territorio più moderno, sostenibile, attrattivo e quindi competitivo.

Fra i tanti temi ci preoccupa, in modo particolare nel nostro settore, la capacità di trovare risorse che lavorino nelle imprese. Ad oggi non si riesce a dare risposta all’emergenza lavoro intesa come capacità di mettere in connessione domanda e offerta di lavoro. Da una parte le imprese cercano e chiedono forza lavoro; dall’altra gli aspiranti lavoratori cercano e chiedono ruoli e ambiti che soddisfino le loro esigenze di vita personale e professionale.

Quindi cosa fare? Dobbiamo lavorare per rendere il Trentino un territorio attrattivo non solo a livello turistico, ma anche un territorio in cui vivere e progettare vita, lavoro, sviluppo di impresa. Dobbiamo trasformare i “cervelli in fuga” in “cervelli di ritorno”, quindi benissimo che i nostri giovani intraprendano esperienze oltre i nostri confini e in tutte le parti del mondo, ma ci deve essere anche la convenienza di poter tornare. Dobbiamo diventare attrattivi per le nostre aziende di oggi, per gli imprenditori del futuro, per il capitale umano che deve rimanere centrale.

Voglio infine soffermarmi sulla richiesta di un vero e proprio piano straordinario di intervento per il settore del commercio che sta vivendo una crisi strutturale a tutti i livelli. Il bilancio è pesantemente negativo, e non solo continuano a chiudere aziende, ma non ne nascono di nuove da permettere una rigenerazione positiva e lungimirante. Serve l’intervento della politica, del governo provinciale per invertire la rotta. Non stiamo perdendo solo valore economico e quindi posti di lavoro, ma anche un tassello fondamentale di comunità. Le piccole imprese, il negozio tradizionale e di vicinato, i mercati e le fiere fanno vivere i centri storici delle nostre città, dei nostri paesi, delle nostre valli. Offrono servizi fondamentali e un contributo sociale che è insostituibile. Non lasciamo morire quella che apparentemente sembra una piccola economia locale ma su cui si regge il senso della comunità del nostro territorio trentino.

Mauro Paissan
Presidente Confesercenti del Trentino